Inaugurato nel 2001 dal cardinale Carlo Maria Martini, a cui è stato poi intitolato nel 2017, il Museo Diocesano di Milano è il punto di arrivo di un importante progetto a cui hanno dato il loro decisivo contributo alcune delle più grande figure di arcivescovi milanesi del Novecento.
Verranno individuati come location i chiostri di Sant’Eustorgio, uno dei luoghi cardine per la storia del cristianesimo ambrosiano. Sarà infine del Cardinal Martini, negli anni Ottanta, il difficile compito di dare inizio ai lavori di ricostruzione dei chiostri, gravemente danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, affidati allo studio Belgiojoso.
Uno degli scopi principali della nuova istituzione venne individuata nella valorizzazione dell’ingente patrimonio artistico della Diocesi ambrosiana. Il progetto di allestimento museografico è stato affidato nel 1996 allo studio dell’Architetto Antonio Piva. La sua collezione permanente composta da quasi mille opere comprese tra il II ed il XXI secolo, giunte come lasciti, depositi o donazioni costituisce una viva testimonianza della ricca produzione artistica ambrosiana. In continuo e dinamico arricchimento, le opere sono attualmente allestite lungo i tre corpi restaurati del secondo chiostro di Sant’Eustorgio.
Da sempre il museo diocesano di Milano vanta un importante tradizione espositiva legata a mostre temporanee. La storia dell’arte raccontata spazia dalle origini ambrosiane della comunità cristiana, fino alle incursioni nel ‘900 e nella contemporaneità. Format esclusivo e vincente da sempre il ciclo; Un capolavoro per Milano. Un singolo capolavoro della storia dell’arte proveniente da eterogenee istituzioni diviene il fulcro di una mostra con un apparato didattico coinvolgente e raffinato.
Non da meno la mission didattica,“fiore all’occhiello” del Museo Diocesano Carlo Maria Martini. Scolaresche, oratori, gruppi famigliari, cral aziendali, associazioni e aziende sono da sempre presenti e numerose negli spazi suggestivi degli antichi chiostri domenicani della Basilica di Sant’Eustorgio divenuto nel nuovo millennio luogo d’arte di antica storia e di modernissima concezione e allestimento.