POSITANO. LA DOMUS ROMANA SOTTO LA CHIESA

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Una delle più recenti scoperte archeologiche a livello mondiale è senz’altro lo scavo, il restauro e la musealizzazione della Domus Romana situata sotto la chiesa di Santa Maria Assunta a Positano posta a pochi metri dalla celebre Marina di Positano, uno dei tesori incastonati della Costiera Amalfitana. Una Domus fondata nel I sec. a.C. e in fase di restauro nel 79 d.C. quando i lavori vennero interrotti dalla celebre eruzione del Vesuvio che causò la distruzione dei centri di Pompei e Ercolano.

La storia della Domus

L’esistenza della villa era nota già da tempo. Karl Weber, addetto agli scavi borbonici, descrive nel 1758 strutture con affreschi e mosaici al di sotto della Chiesa madre e del campanile. Lo studioso Matteo della Corte pensò di aver individuato la villa di Posides Claudi Caesaris, potente liberto dell’imperatore Claudio, da cui deriverebbe lo stesso nome di Positano. La villa residenziale romana, scoperta sotto l’oratorio della Chiesa di SS. Maria Assunta ha straordinaria rilevanza scientifica grazie al suo triclinium una sala da pranzo di grandi dimensioni perfettamente conservata), la pavimentazione musiva e le pitture parietali di IV stile pompeiano. Probabilmente la villa era passata di proprietà poco prima dell’eruzione del Vesuvio e i lavori di ristrutturazione erano in atto nel momento in cui la pomice e il fango proveniente dalla frana dei Monti Lattari caddero improvvisamente sulla proprietà. Il luogo venne sigillato e conservato fino al XVIII sec. quando vennero fatti i primi scavi di recupero.

Il museo della Domus Romana sotto la chiesa!

Lo scavo del moderno museo (i lavori di restauro sono terminati solo nel 2016 e proseguono tutt’ora) porta il visitatore a 11 metri di profondità dopo aver percorso un vero e proprio viaggio nel tempo utilizzando una “macchina del tempo”. Due diverse cripte, gli antichi sedili che conservavano i corpi dei monaci defunti, pavimenti e scale in vetro che mostrano al di sotto la ricca decorazione parietale della villa romana. Questo e molto altro permette un incredibile viaggio nel tempo che parte dal I sec. a.C, passa per il medioevo e arriva fino al XVIII sec.

La sala del Triclinium romano e i suoi affreschi

Il magnifico triclinium, che si ammira dall’alto di una passerella di vetro e acciaio rappresenta un vero e proprio salone di rappresentanza di circa 35 metri quadrati, con pareti alte 5 metri dipinte con colori vivaci e decorate con stucchi tridimensionali di amorini, sirene, eleganti pavoni, uccelli e serpenti marini. Generalmente la pittura parietale romana viene divisa in Quattro Stili a seconda delle caratteristiche e della successione cronologica. L’affresco ritrovato a Positano rientra nel cosiddetto Quarto Stile, che si sviluppa intorno alla metà del I sec. d.C., originato probabilmente dalle novità artistiche legate alla costruzione della sfarzosa dimora che l’imperatore Nerone realizzò nel cuore di Roma. Questo nuovo stile dilaga presto in tutto l’impero romano e perdura almeno fino al 79 d.C., anno dell’eruzione del Vesuvio che distruggendo le città vesuviane pone fine alla possibilità di classificare ulteriori evoluzioni stilistiche della pittura romana.

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