Piazzale Loreto: finalmente qualcosa si muove. E’ stato presentato il progetto vincitore che, se verrà realizzato, renderà completamente diverso l’aspetto della piazza seconda, come fama, solo a Piazza Duomo. La novità sostanziale sarà la mutazione degli spazi. La Piazza si trasformerà da grande snodo di traffico ad ampia agorà verde pedonale, mantenendo le attuali capacità di volume di traffico gestito.
Piazzale Loreto nuova avrà 3 livelli
Sono i pedoni e il verde infatti a cui verrà destinato la maggior parte dello spazio dell’attuale Piazzale Loreto. E pensare che adesso la piccola isola verde centrale è impossibile da vivere e l’intera piazza è soltanto un enorme spartitraffico. Giocando su vari livelli lo spazio verde e pedonale aumenterebbe di circa 10 volte rispetto all’attuale. Si utilizzerà lo spazio sottostante l’attuale piano di calpestio andando ad aprire il mezzanino della metropolitana. Invece più in alto ci saranno le terrazze verdi di 3 nuovi edifici, le cui sommità ospiteranno luoghi aperti e spazi commerciali.
Nolo collegata con Buenos Aires
I lavori dovrebbero partire nel 2023 ed essere completati nel 2025. In tempo dunque per le Olimpiadi invernali del 2026. Con questa veste completamente rinnovata Piazzale Loreto sarebbe una spettacolare cornice verde e pedonale tra Corso Buenos Aires, la via più commerciale di Milano, e Viale Monza/Via Padova a nord. Anch’esse arterie commerciali e in fase di rilancio come tutto il nord Loreto, in gergo Nolo.
L’investimento previsto è di circa 60 milioni di € ed il cantiere si presenta particolarmente complesso. Piazzale Loreto infatti è uno snodo fondamentale per il traffico privato di Milano. I grandi viali di circonvallazione, direzione est-ovest, incontrano i flussi nord-sud tra il centro e il nord della città. E sotto la piazza sono ben 2 le linee metropolitane. Insomma trovare alternative al nodo di Loreto è tutt’altro che facile. Saranno anni di difficoltà e prevedibilmente di ingorghi automobilistici.
Per contro mantenere l’attuale veste della Piazza non avrebbe senso. Uno spazio trafficatissimo ma anonimo, squallido e non all’altezza di una metropoli europea. Ci auguriamo quindi che il progetto venga realizzato e per un po’ dovremo armarci di pazienza.
Stefano Gibilisco
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