Boom economico, a cavallo tra anni ’50 e ’60. Anni formidabili e irripetibili forse per l’Italia. In pochi anni tutto cambia. Cresce il PIL, arrivano i supermercati e gli elettrodomestici. Ma anche le Autostrade, e le relative aree di sosta.
Tutto inizia nel 1947. Il sig. Mario Pavesi possiede già un biscottificio che produce i famosi biscotti. Decide di aprire uno spaccio nelle adiacenze del casello di Novara sulla nuova Autostrada Milano/Torino. Qualche sedia, dei tavolini, un pergolato e in vendita caffè e i biscotti. Con l’invito ad andare a visitare la vicina fabbrica.
Il traffico è scarso e l’iniziativa appare isolata e con poche prospettive. Ma arrivano gli anni 50. In pochissimi anni l’economia esplode: l’industria progredisce rapidamente incrementando la circolazione di mezzi commerciali.
Nel 1955 esce la Fiat 600, Nel 1957 la nuova Fiat 500. Inizia l’era della motorizzazione di massa. Lo spaccio cresce all’aumentare della circolazione veicolare. Viene ingrandito e viene aggiunto un ristorante. Inizia la storia degli Autogrill. Che dopo circa 70 anni sono il primo gruppo al mondo nella ristorazione all’interno delle aree di servizio stradali e autostradali.
Ma torniamo al 1958. In quell’anno prende forma l’Autogrill più fotografato d’Italia. Progettatto dall’archietto Angelo Bianchetti è sormontato da una gigantesca e iconica A. E diventa un simbolo del boom economico: situato a Lainate, a pochi Km da Milano, diventa un’immagine familiare per i milanesi che fanno le gite fuori porta ai laghi utilizzando la modernissima autostrada Milano/Laghi. Il week end libero e le ferie pagate, arrivati da poco, sono un ottimo propellente per il turismo.
Il resto della storia lo conosciamo. Eppure nell’estate del 2020 c’è un colpo di scena: l’area di sosta viene chiusa perchè l’azienda vuole ristrutturare lo store simbolo del boom degli anni ’50. I lavori sono anche rallentati dall’emergenza sanitaria.
Ma il lieto fine arriva. A fine Novembre la struttura riapre. Le forme, pur essendo stato demolito l’edificio e ricostruito completamente sono praticamente le stesse. Ovviamente sono stati montati vetri speciali a doppia camera isolanti, le nuove piastrelle in ceramica del pavimento sono dei piccoli depuratori d’aria, la centrale termica è molto più efficiente.
Ma la gigantesca e iconica A a ponte è rimasta intatta: e sovrasta ancora il nuovo edificio come accade ormai da 62 anni! Non resta che sperare che la situazione economica e viabilistica torni alla normalità e si possa vivere un nuovo piccolo boom economico e “psicologico”. La sagoma del vecchio, nuovo “Autogrill 1958”, questo il nome ufficiale dello store, continua ad augurarci il buon viaggio!
Stefano Gibilisco
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