Museo Adi Design: finalmente da oggi è visitabile! Ed è un altro segnale importantissimo della ripresa cittadina. Il Museo Adi Design nasce attorno all’intero repertorio di progetti appartenenti alla Collezione storica del premio Compasso d’Oro, premio nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti per valorizzare la qualità del design made in Italy. Ed oggi il più antico e istituzionale riconoscimento del settore a livello mondiale.
ADI DESIGN MUSEUM, FABBRICA DEL VAPORE E FONDAZIONE FELTRINELLI
Un vero e proprio tempio del design insomma che, finalmente, sancisce la supremazia italiana e milanese nel campo del design. Il Museo occupa dei fabbricati ex industriali magistralmente ristrutturati dove una volta si produceva e distribuiva l’energia elettrica. L’area è compresa tra la Fabbrica del Vapore e l’edifico della Fondazione Feltrinelli che diventa così un vero polo della cultura a nord del centro della città. Raggiungere il Museo è facilississimo: numerose le linee tranviarie adiacenti e molto comoda anche la fermata Monumentale della M5.
Narciso d’Autore ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del Museo Adi Design. Siamo rimasti entusiasti: gli spazi sono spaziosi e luminosi. Già il contenitore quindi, con un grande spazio in cui una spettacolare istallazione mette in risalto gli antichi macchinari, rende piacevole la visita.
LA STORIA DEL DESIGN ITALIANO
Per quanto riguarda l’esposizione poi c’è davvero l’imbarazzo della scelta per gli amanti del design e del bello. Famosi e pregiatissimi oggetti sono raccolti e mostrati in ordine cronologico dal 1954, anno di nascita del Compasso d’Oro, ai giorni nostri. Tutti i grandi nomi del Design Italiano sono rappresentati: Bruno Munari, Achille Castiglioni, Franco Albini, Dante Giacosa, Luigi Caccia Dominioni, Sergio Pininfarina, Giorgetto Giugiaro, Michele De Lucchi, Renzo Piano sono solo alcuni dei grandi presenti con le loro realizzazioni.
L’esposizione cronologica occupa la maggior parte della superficie espositiva. Lateralmente sono presenti altri spazi per le mostre temporanee, i laboratori, il caffè e il bookshop. Ultima peculiarità l’assenza di biglietteria: l’Adi Design Museum si configura come il primo Museo italiano strutturalmente privo di biglietteria fisica: per i biglietti c’è un modernissimo e efficiente sistema on line!
L’aperura del Museo, ritardata a causa dell’emergenza sanitaria, è davvero un segnale fortissimo per la ripresa della città e della cultura. Non si riscontrano in questo momento inaugurazioni così prestigiose di istituzioni museali in nessuna altra città europea. Siamo pertanto fiduciosi e più che mai ottimisti per il prossimo futuro. A breve organizzeremo i nostri primi percorsi guidati all’interno del Museo Adi Design. Rimanete in contatto!
Stefano Gibilisco
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