MUSEI DEL CASTELLO SFORZESCO

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Il castello visto dal parco. Polmone verde milanese in origine foresta ducale

I musei del Castello Sforzesco sono il risultato di un restauro voluto fortemente dall’architetto Luca Beltrami. A fino XIX secolo infatti il grande complesso rischiava di essere abbattuto per dar forma a un grande boulevard che avrebbe idealmente collegato piazza del Duomo/Cordusio/via Dante/Arco della Pace/Corso Sempione fino a Parigi! I lavori di ricostruzione parziale del maniero voluto dai Visconti nel XIV secolo e ristrutturato in età sforzesca salvarono la memoria stessa della città medievale e rinascimentale. Sin dalla fine del secolo XIX il grande edificio divenne museo della città e tutt’oggi nelle sue sale forte è la missione narrativa delle antiche, travagliate e fastose vicende milanesi.

Mattoni e pietre raccontano una storia che affonda le sue origini sin nell’età romana. Il nome della fortezza è stato per secoli Castello di Porta Giovia . Nome che deriva probabilmente da un antico toponimo legato a un tempio dedicato a Giove la cui testa colossale è ancora oggi visibile presso il Civico Museo Archeologico di Milano.

Alla base della Torre del Falconiere Leonardo immagina un giardino aperto verso il cielo e protetto da alberi di gelsomoro (omaggio a Ludovico il Moro e all’industria serica fiorente in Lombardia nel XV secolo)

Al suo interno opere di grande pregio pittorico portano i nomi di Filippo Lippi, Mantegna, Leonardo con la Celebre Sala della Asse ( a maggio 2019 è annunciata la riapertura in tempo per i festeggiamenti del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci e cliccando sul link vi invitiamo a seguire in diretta i lavori) fino al dolente e potente capolavoro di Michelangelo: la Pietà Rondanini. Non mancano altri nomi importanti della storia dell’arte come Lotto, Canaletto e molti altri.

La Pietà Rondanini, il capolavoro ultimo di Michelangelo nel nuovo allestimento dell’architetto De Lucchi (2015)

I Musei del Castello vantano anche importanti opere scultoree e architettoniche provenienti da edifici andati distrutti come il Banco Mediceo e la chiesa di Santa Maria della Scala (al posto della quale venne costruito il celebre Teatro alla Scala).

A un primo approccio narrativo museale seguirà nel nostro racconto guidato un percorso che ci porterà come cortigiani del XV secolo alla (ri) scoperta di luoghi fermi nel tempo rinascimentale: la Corte ducale, la Rocchetta, le merlate, le segrete, la Sala del Tesoro con l’affresco misterioso del misterioso pittore Bramantino.

Per info e prenotazioni scrivi a info@narcisodautore.it o chiama il +39 348 7678879

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