Milano verticale è un viaggio alla scoperta degli edifici “storici” e contemporanei che disegnano lo skyline milanese. I grattacieli infatti, già gratta o rubanuvole come si definivano decenni fa, accompagnato lo sviluppo civile, del costume ed economico della città da tempo. E come giganteschi segnacoli rappresentando altrettanti stadi dello sviluppo urbano milanese.
Il primo esempio della Milano verticale risale addirittura al 1937: la Torre Snia Viscosa di Piazza San Babila che con i suoi 15 piani sfiora i 60 metri di altezza. E’ stato il primo, e per molti anni il più alto, grattacielo di Milano. Fu edificato su progetto dell’architetto Alessandro Rimini, seguendo la vasta opera di urbanizzazione che ebbe la piazza durante il ventennio.
Il vero boom però dei grattacieli si accompagna con il boom economico degli anni ’50. In quel periodo infatti Milano conosce una crescita demografica ed economica senza precedenti generando il combustibile per lo sviluppo verticale della metropoli.
La Torre Breda (1955), Piazza della Repubblica, diventa l’edificio più alto con i suoi 117 metri. Ma già nel 1957 arriva il “Pirellone” che con i suoi 127 metri conserverà per decenni il primato. Sempre di quel periodo citiamo però la Torre Velasca (1958, 106 metri) e la Galfa (1959, 102 metri).
Poi uno strano blocco per decenni. Quasi che si avesse il timore di oltrepassare i limiti del mitico grattacielo Pirelli, per l’epoca una delle più ardite realizzazioni d’Europa. Fino ad arrivare al 2010, dopo quindi oltre 50 anni, quando la Regione Lombardia inaugura la sua nuova sede in Palazzo Lombardia: si raggiungono i 161 metri. Ma soprattutto si da virtualmente il via al grandioso progetto di riqualificazione di Porta Nuova.
Che vede tra le principali realizzazioni il grande parco della Biblioteca degli alberi ma anche la nuova Torre Unicredit che grazie alla cuspide eccentrica che decora l’edifico raggiunge i 231 metri. Sfondando così la soglia dei 200 metri per la prima volta a Milano e in Italia. Nelle vicinanze saranno realizzate anche la Torre Solaria che con i suoi 143 metri è l’edificio residenziale più elevato della penisola e il pluripremiato Bosco Verticale, 111 metri, ma forte di un progetto rivoluzionario.
Infine il complesso gemello di City Life è la nuova frontiera della Milano verticale: non ancora terminate le 3 torri dell’omonima piazza modificano ancora il panorama milanese. E la Torre Isozaky (2015) con i suoi 209 metri di altezza al tetto e oltre 250 con l’antenna strappa il primato a Porta Nuova.
Ma non finisce qui: in entrambe le aree cuore della Milano verticale si stanno costruendo nuovi grattacieli, Torre Unipol, La Scheggia, Torre PWC. Ma si affacciano per la prima volta altri progetti in altre aree: tra tutti citiamo il progetto dello studio Citterio Viel in zona Scalo di Porta Romana per la nuova sede di A2A.
Coronavirus permettendo le nuove torri a Milano dovrebbero ancora crescere di numero e disegnare il futuro sviluppo della città. Narciso d’Autore continuerà ad aggiornarvi come sempre.
Costo visita guidata Milano verticale con webinar-t della durata di 60 minuti: 10€. Per info e iscrizioni scrivi a info@narcisodautore.it. Utilizzeremo la piattaforma Zoom.
Forse potrebbe interessarti anche:
Programma Webinar-t aggiornato Narciso d’Autore
Webinar-t Chagalle, Matisse, Gauguin al Museo Diocesano