M4 di Milano. Ovvero la quarta linea metropolitana del capoluogo lombardo. La seconda “driveless”, automatica senza conducente. La blu, in base al colore assegnato alla livrea dei treni e ai dettagli delle stazioni. Il debutto è ormai prossimo! In realtà quello digitale e grafico è già iniziato: sul sito ATM nella rete dei trasporti milanesi il tratteggio della tratta in costruzione è visibile da pochissimi giorni. Nelle stazioni e sui treni è iniziato il roll out delle mappe fisiche che durerà diverse settimane.
Si svela così il percorso della M4, che taglierà orizzontalmente la città nel senso est/ovest, congiungendo l’aereoporto di Linate, il centro storico, con la fermata di San Babila, la zona monumentale di Sant’Ambrogio e la periferia occidentale di Lorenteggio. Intersecando le linee 1 e 2 a San Babila e Sant’Ambrogio, la linea 3 in cui sarà creato un percosrso pedonale meccanizzato tra la stazione Missori e la nuova fermata Sforza Policlinico della M4, le linee ferroviarie suburbane S nelle stazioni di Forlanini, Dateo e San Cristoforo. E si conoscono anche tutti i nomi definitivi delle stazioni: California, Vetra, Tricolore ecc. nelle adiacenze della relativa toponomastica urbana.
Ma adesso la domanda più importante: quando viaggeremo fisicamente sui nuovi convogli della linea M4? Dipende. I collaudi sono già stati avviati. Ma deciderà Linate. Il primo troncone operativo infatti è costituito dalle 3 stazioni di Linate, Repetti e Forlanini. Che potrebbe essere operativo a partire da aprile. Ma in primavera stante l’attuale situazione sanitaria l’aereoporto sarà aperto ai voli civili? Non possiamo saperlo.
Resta il fatto che se Linate vola ci sarebbe il volume potenziale per coprire i costi di gestione della nuova linea. Altrimenti bisognerà attendere tempi migliori con la ripartenza dei voli e la generazione di domanda di trasporto da e per il city airport. Per la prima volta dunque saranno i parametri sanitari che stabiliranno la data ufficiale di inaugurazione.
Non resta che sperare che ad Aprile la pandemia abbia mollato la presa, si sia ricominciato a viaggiare e volare e si sfrutti la M4, seppure per un breve tratto, per salutare Milano.
Stefano Gibilisco
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