Il picco della diffusione dell’infezione è stato raggiunto in Italia e in Lombardia? Questa la domanda chiave che ci facciamo tutti dopo settimane di lockdown.
La Lombardia
La risposta sembra essere affermativa. E’ questo quello che appare dal grafico in cui sono riportati i casi comunicati dal Ministero della Salute giorno per giorno e aggiornati al 1 aprile. E’ evidente come la curva descrive un trend leggero i primi giorni. Poi si ha l’impennata ed infine l’appiattimento con la sagoma della prima metà della “campana“. Tutte le epidemie infatti hanno un inizio timido, poi un trend sempre più marcato seguito da una frenata fino al picco e infine un andamento simmetrico, ma in discesa.
Con tutta la prudenza del caso possiamo ipotizzare che in effetti il picco sembra essere finalmente arrivato in Lombardia. La regione però da sola, conta oltre il 40% dei casi italiani. Discorso diverso per il resto del Paese.
La Penisola
Per capire questo fenomeno dovremmo immaginare la penisola come un mosaico di tessere che rappresentano aree omogenee di diffusione del contagio. I cui confini non coincidono con quelli amministrativi ma solo le aree dove, a causa del focolaio (locale pubblico, ospedale, mercato ecc.) e della mobilità prevalente le persone hanno diffuso il virus.
Ed ogni area quindi è una storia a se, differente per incidenza del contagio, evoluzione dell’infezione, dinamica delle curve della malattia e conseguente periodo di picco. Semplificando, essendo la Lombardia la prima zona d’Italia in cui il virus ha iniziato a circolare il lockdown è stato meno efficace. Ma il picco arriva prima.
Ma questo vale in realtà anche per i territori lombardi. Lodi e Cremona prima, Bergamo e Brescia successivamente, hanno avuto incidenze simili ma con un piccolo intervallo di tempo che dovrebbe far si che la pianura, a parità di condizioni, raggiunga il picco prima della’area pedemontana.
Nelle altre aree d’Italia, man mano che ci si allontana dal quadrilatero Lodi/Cremona/Brescia/Bergamo quindi il distanziamento risulta essere più efficace perchè intervenuto con ancora una bassa circolazione del Virus. Ma il picco potrebbe ancora farsi attendere qualche giorno.
In conclusione in Lombardia si prospettano prima alcuni giorni con numeriche simili e a seguire una lenta discesa delle curve prima, più marcata successivamente. Con una progressiva riduzione della pressione verso le strutture sanitarie regionali, specialmente quelle di primo intervento. Per non interrompere questo processo ovviamente dobbiamo ancora rispettare il lockdown, stare a casa, avere pazienza e magari un pizzico di fortuna!
#iostoacasa
#tuttoandrabene
Forse Potrebbe interessarti:
Coronavirus: il Rebus Lombardia
Fuorisalone 2020 addio: ci vediamo al Fuorisalone 2021