L’ALBERO DI NATALE: BREVE STORIA

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L'albero di Natale nella Storia. Un piccolo saggio con molti spunti.
Albero di Natale

L’albero di Natale Γ¨ ormai il simbolo del Natale. E riportiamo a tale proposito un breve articolo tratto dal Festival del Medioevo di Gubbio, scritto da Virginia Valente. La tradizione dell’albero Γ¨ sentita in modo particolare nell’Europa settentrionale ma ormai Γ¨ universalmente accettata anche nel mondo cattolico. GiΓ  i druidi, sacerdoti degli antichi popoli celti, avevano l’abitudine di decorare gli alberi sempreverdi. E i Vichinghi ritenevano che l’abete rosso avesse poteri magici proprio perchΓ© in inverno non perdeva le foglie.

Tra i β€œbarbari del nord” la celebrazione del solstizio d’inverno prevedeva l’incendio di un albero: un rito propiziatorio per illuminare la notte invernale che cominciava a regredire. E la saga nordica dei Nibelunghi celebra un grande frassino piantato al centro della terra.

Una storia particolare lega l’albero di Natale a San Bonifacio. Nato in Inghilterra intorno al 680, evangelizzΓ² le popolazioni germaniche. Si narra che il santo, insieme a un gruppo di discepoli, affrontasse i pagani riuniti presso una quercia sacra al dio Thor mentre stavano per compiere un sacrificio umano.Β Bonifacio rimproverΓ² quegli uomini empi. Prese una scure e cominciΓ² a colpire con forza l’albero sacro. All’improvviso si levΓ² un vento fortissimo e la grande quercia, cadendo, si spezzΓ² in quattro parti. Dietro l’imponente albero c’era un giovane abete verde. San Bonifacio disse ai pagani: β€œQuesto piccolo albero, un giovane figlio della foresta, sarΓ  il vostro sacro albero questa notte. È il legno della pace, poichΓ© le vostre case sono costruite di abete. È il segno di una vita senza fine, poichΓ© le sue foglie sono sempre verdi. Osservate come punta diritto verso il cielo. Che questo sia chiamato l’albero di Cristo bambino; riunitevi intorno ad esso, non nella selva, ma nelle vostre case; lΓ  non si compiranno riti di sangue, ma doni d’amore e riti di bontà”.

Estonia e Lettonia si contendono il primo albero di Natale della storia. Nel 1441 a Tallin, capitale estone, fu eretto un grande abete sulla piazza del municipio attorno al quale ballarono donne e uomini alla ricerca dell’anima gemella. Nella cittΓ  di Riga una targa con una scritta in otto lingue, ricorda al mondo che il primo β€œalbero di Capodanno” nacque nella cittΓ  lettone nel 1510.

La tradizione dell’albero si rintraccia anche in un appuntamento medievale celebrato in Germania: il β€œgioco di Adamo e di Eva” (β€œAdam und Eva Spiele”). Era uno dei β€œmisteri” che venivano sceneggiati il 24 dicembre, la sera della vigilia, in preparazione al Natale. I personaggi della rappresentazione erano Adamo, Eva, il diavolo e l’angelo con la spada di fuoco che faceva la guardia al giardino dell’Eden. Per ricostruire l’immagine del Paradiso, le piazze e le chiese delle cittΓ  tedesche venivano riempite di alberi di frutta e simboli dell’abbondanza. Gli alberi venivano decorati con le mele per alludere al peccato originale e con le ostie (simbolo del corpo di Cristo, sacrificato per scontare il peccato originale).

Con il tempo, le ostie furono soppiantate da candele, noci, castagne e biscotti. E gli alberi da frutta vennero sostituiti dagli abeti che, secondo la devozione popolare, erano β€œsempreverdi” proprio grazie a un miracolo di GesΓΉ che volle donare loro una eterna primavera. L’abete Γ¨ ancora oggi l’albero in cui in alcune favole anglosassoni vengono depositati i bambini portati dalla cicogna.

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