Incastonata nelle valli del Cusio Ossola visiteremo l’antico Domodossola con le sue armoniose piazze porticate i suoi ricchi palazzi patrizi di nobili valligiani. Sulla strada per le cascate del Toce ammireremo poi l’antica Chiesa dedicata a San Gaudenzio: scrigno di affreschi e vetrate antichissimi.
Domodossola l’ Armoniosa. Città antica e dal centro storico intatto
Una cittadina resa importante dal punto strategico in cui viene fondata in età romana (con il nome di Oxilia) nella piana sbocco di importanti valli e montagne imponenti (a pochi km dal più selvaggio dei Parchi Nazionali Italiani: quello della Val grande). Gode di un centro storico ben conservato e dalle suggestive architetture che mostrano il loro aspetto più antico nella Piazza del Mercato. Case loggiate dai bei portici e tetti in pietra spioventi e palazzi patrizi di una nobiltà minuta ma importante. Tra i capolavori architettonici del Rinascimento Piemontese ammireremo Palazzo Silva, sede di un museo territoriale dall’indiscusso fascino.
San Carlo comunica gli appestati, XVII secolo, Tanzio da Varallo Palazzo Silva, XV sec. Capolavoro rinascimentale tra i meglio conservati del Piemonte
A pochi metri dalla piazza principale un capolavoro pittorico del ‘600
Antonio d’Enrico detto Tanzio da Varallo , considerato il più intenso interprete del Naturalismo seicentesco, dopo Caravaggio, nasce e muore in Val Sesia e dissemina le valli limitrofe di capolavori assoluti. Collegiate, piccole chiese sperdute e ovviamente i capolavori del Sacro Monte di Varallo Sesia. A Domodossola, nella Collegiata, potremo ammirare uno dei vertici assoluti della sua carriera: Il San Carlo che comunica gli appestati. Personaggi “veri”, dai volti segnati, montagne-ritratto delle sue amate valli e quella grevità chiaroscurale appresa a Roma a fianco del Caravaggio.
Su verso le cascate del Toce per ammirare il capolavoro medievale delle montagne piemontesi: la Chiesa di San Gaudenzio
Dopo un ricco pranzo a base di prodotti della Val d’Ossola tra cui il celebre lardo e i formaggi di malga, presidi slow food) ci porteremo comodamente seduti nel nostro pullman Granturismo verso le cascate del Toce fermandoci però prima nel borgo di Baceno. Idilliaco centro di Montagna non lontano da rinomate località quali l’Alpe Devero. Zone di etnia walser i paesi delle valli mantengono alcune tradizioni e architetture secolari. La chiesa di San Gaudenzio, fondata prima del X secolo e rimaneggiata più volte in età romanica, gotica, rinascimentale e barocca conserva intatta la sua originale facciata a spiovente con antico rosone e portale cinquecentesco. All’interno un’apoteosi di affreschi dal XV al XVII secolo perfettamente conservati. Una vera e propria ” Cappella Sistina delle Alpi”. Preziose testimonianze di arte e fede le rinascimentali vetrate di produzione svizzera.
Baceno, Chiesa di San Gaudenzio. Fondazione X sec e rimaneggiamenti dal romanico fino all’età barocca Vetrata del XVI secolo di maestranza svizzera
Quota: 129.00€. La quota comprende il viaggio in pullman riservato Granturismo, le visite guidate ai musei indicati e per tutta la giornata con l’assistenza dello storico dell’arte, il pranzo con specialità tipiche della Val d’Ossola, gli apparecchi per la visita riservata .Iscrizione e pagamento entro il 4 aprile .
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